Una iniziativa di livello altissimo, che rappresenterà una grande opportunità di promozione dell’Italia e della Sardegna nel mondo, ha commentato il ministro della cultura Dario Franceschini. Nel cuore del Mediterraneo, crocevia di scambi e relazioni, la Sardegna ha sviluppato civiltà uniche e originali ancora oggi oggetto di interrogativi e ricerche scientifiche. Le antichissime culture megalitiche della Sardegna e in particolare la cultura Nuragica sono al centro, per la prima volta, di un incredibile evento internazionale, “Sardegna Isola Megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo”, che tocca quattro importanti città europee e i loro prestigiosi musei, rivelando al pubblico storie e testimonianze materiali, paesaggi e civiltà affascinanti e uniche, per molti versi ancora avvolte nelle nebbie della ricerca.

È il megalitismo il filo rosso scelto per ripercorrere le vicende della Sardegna: l’attitudine alla realizzazione di edifici con elementi litici di grandi dimensioni. Questa tendenza contraddistinse l’Isola per un lungo lasso di tempo, dall’età Neolitica attraverso tutta l’età del Bronzo fino a quella del Ferro, e segna tuttora il paesaggio sardo attraverso i lasciti della civiltà nuragica, tra cui circa 7000 edifici detti appunto “nuraghi”.

Navicella, Località sconosciuta (Mandas, Sud Sardegna) Età del Bronzo finale, Bronzo
Cagliari, Museo Archeologico Nazionale

Berlino, San Pietroburgo, Salonicco e Napoli, dal 30 giugno 2021 fino a settembre 2022, accendono i riflettori sulle sepolture delle “domus de janas” di epoca neolitica ed eneolitica e sulle iconiche riproduzioni statuarie di “dee madri”, talvolta veri e propri capolavori artistici; sulle stupefacenti architetture dei nuraghi che hanno caratterizzato l’Età del Bronzo nell’Isola e sulle cosiddette “tombe di giganti”; sui contatti tra civiltà lontane e sugli eccezionali bronzetti nuragici raffiguranti donne, uomini, guerrieri e animali; su spade votive, modellini di edifici e di navi e sugli strabilianti, monumentali Guerrieri di Mont’e Prama: autorappresentazione di un passato mitico riferito all’apogeo dell’Età nuragica, ma in piena Età del Ferro. Eccezionalmente, grazie al Ministero della Cultura italiano e alla direzione del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, una di queste affascinanti grandi sculture, mai prestate prima d’ora, è ospite d’onore dell’esposizione.

Statua di pugilatore
Necropoli di Mont’e Prama (Cabras, Oristano) Calcare, altezza 170 cm, IX – VIII sec. a.C. Cagliari, Museo Archeologico Nazionale

LA STORIA
La Sardegna è un’isola nel cuore del Mediterraneo, cui oggi sempre più viene riconosciuto dagli studiosi internazionali un ruolo di primo piano in età preistorica e protostorica nei contatti e negli incroci di civiltà, sia nell’ambito del Mare Nostrum, sia nei rapporti con il Centro e Nord Europa e con il Levante. Un’isola che ha visto svilupparsi, millenni or sono, culture e civiltà originali, capaci di dar vita a testimonianze ed evidenze monumentali.

Il mito e la leggenda hanno spesso incrociato la storia nell’interpretazione delle antiche civiltà sarde, società senza stato e senza scrittura ancora al centro di studi, scavi e ricerche. Ma oggi sono molti i punti fermi di questa plurimillenaria avventura. Di essi la mostra dà conto, attraverso importanti reperti provenienti dai musei archeologici di Cagliari, Nuoro e Sassari e grazie a un accurato apparato didattico e multimediale, a modellini e ricostruzioni, che consentono di contestualizzare e approfondire, dal punto di vista storico e geografico, il racconto espositivo.

In ogni sede, attraverso le collezioni dei Musei, è favorito il confronto con le civiltà coeve sviluppatisi in Europa e nel Mediterraneo. Stessa cosa nel catalogo che accompagna la mostra, una coedizione Skira / Il Cigno GG Edizioni, pubblicato in 5 lingue: italiano, inglese, tedesco, russo e greco.

Dolmen di Ladas – Luras (SS)

LE PAROLE DEL MINISTRO DARIO FRANCESCHINI
Il ministro della cultura Dario Franceschini, nel corso del suo intervento alla presentazione della mostra, ha così proseguito: «La collaborazione internazionale tra grandi musei è un segnale che accompagnerà la ripartenza dopo un anno complicato per il mondo della cultura. Questa mostra sarà un grande successo e un’opportunità per tutto il Paese e per la Sardegna. In coincidenza con l’apertura della mostra, il primo luglio firmeremo a Cabras la nascita della fondazione tra la Regione Sardegna e il ministero per la gestione di quel patrimonio unico e incredibile che sono i Giganti di Mont’e Prama. Si potrebbe ragionare, nell’attesa dei lavori di creazione del museo di Cabras, su un percorso internazionale dei Giganti, naturalmente con tutte le garanzie di tutela e sicurezza, in modo che l’apertura della sede definitiva possa rappresentare un grande evento internazionale. La Sardegna ha un patrimonio naturale e paesaggistico incredibile a cui si può affiancare un infinito patrimonio culturale, archeologico, artistico che non è stato conosciuto e valorizzato dal Paese negli anni passati. E questa mostra farà conoscere in tutto il mondo lo straordinario patrimonio culturale sardo». 

Testina di dea madre neolitica, marna, Meana Sardo, Neolitico Medio Cagliari, Museo Archeologico Nazionale

LUOGHI, DATE E IL COMITATO SCIENTIFICO
La mostra-evento è promossa dalla Regione Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, nell’ambito del progetto pluriennale di Heritage Tourism finanziato dalla Comunità Europea, con il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e la Direzione Regionale Musei della Sardegna, con il Patrocinio del MAECI e del MIC, la collaborazione della Fondazione di Sardegna.

La mostra ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica.

Le tombe di giganti, Li Lolghi – Arzachena (SS)

Queste le date: al Museo Nazionale per la Preistoria e Protostoria di Berlino dal 30/06/21 al 30/09/21; al Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo dal 19/10/21 al 16/01/22; al Museo Archeologico Nazionale di Salonicco dal 11/02/22 al 15/05/22; al MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli dal 10/06/22 all’11/09/22.

La direzione scientifica della mostra è composta da Federica Doria, Stefano Giuliani, Elisabetta Grassi, Manuela Puddu e Maria Letizia Pulcini, con il coordinamento di Bruno Billeci e Francesco Muscolino, cui si aggiungono in comitato scientifico Manfred Nawroth, Yuri Piotrovsky, Angeliki Koukouvou e Paolo Giulierini. Coordinamento generale di Villaggio Globale International.

C.S.M.
Fonte: Villaggio Globale e Sala Stampa MIC, 23 giugno 2021
Foto reperti Mostra: Mediterraneo. Museo MAN Cagliari
Foto dei reperti: Luigi Corda
Immagine di apertura: Soldato con stocco e scudo, bronzo,
Padria, Età del ferro Cagliari, Museo Archeologico Nazionale

Museumsportal Berlin – Museo – Museo della Preistoria e Storia Antica (museumsportal-berlin.de)
Hermitage (hermitagemuseum.org)
Museums of Macedonia, Greece — Archaeological Museum
Museo Archeologico Nazionale di Napoli (museoarcheologiconapoli.it)

Brassard eneolitico, Is Locci Santus
Calcolitico; pietra, Cagliari, Museo Archeologico Nazionale